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European Commission, “Final Report on Social Taxonomy”, February 2022. Available at: https://commission.europa.eu/system/files/2022-03/280222-sustainable-finance-platform-finance-report-social-taxonomy.pdf
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Per essere considerati infrastrutture sostenibili, i prodotti/servizi di un'azienda devono aiutare l'ambiente o la società, funzionare in modo da ridurre i rischi e non danneggiare l'ambiente o la società.
Per distinguere l'esposizione “sostenibile” alle infrastrutture, dobbiamo valutare il contributo di ciascun settore infrastrutturale tradizionale allo sviluppo sostenibile nelle diverse regioni e assegnare un livello di contributo all'impatto a ciascun settore in base alla geografia.
Il tema d'investimento "Infrastrutture sostenibili" bilancia gli aspetti economici, sociali e ambientali. I progetti sono classificati in 4 categorie e 12 settori in base alle loro funzionalità e ai benefici per la società.
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In quanto parte fondamentale di una comunità prospera, le infrastrutture hanno un impatto positivo sulla vita delle persone per le quali sono al servizio.
Offrire elettricità e acqua, trasporti affidabili e accesso alla sanità e all’istruzione è utile a migliorare la qualità di vita e conduce a una maggiore produttività, con una consequenziale crescita economica inclusiva. Questi risultati sociali, certamente positivi, risultano talvolta come una conseguenza indiretta dello sviluppo delle infrastrutture anziché essere lo scopo prioritario di un determinato progetto. A nostro parere, l’infrastruttura di maggiore impatto è quella i cui obiettivi, andando oltre la fornitura di servizi di base, contribuisce sia alla crescita economica a lungo termine che al progresso degli obiettivi ambientali e sociali.
Per poter essere considerata infrastruttura sostenibile, è necessario che vengano soddisfatti due criteri.
Innanzitutto, i prodotti e/o i servizi di un’azienda devono fornire un contributo significativo agli obiettivi ambientali e/o sociali. In secondo luogo, le attività commerciali dell’azienda devono essere condotte in modo da mitigare i rischi ambientali, sociali e di governance rilevanti e, di conseguenza, da non danneggiare obiettivi ambientali o sociali più ampi.
È bene notare che il contributo agli obiettivi ambientali e/o sociali da parte di ciascuna azienda all’interno dell’infrastruttura sarà variabile. Un elemento cruciale nella valutazione del contributo è la geografia dell’infrastruttura, in particolare se si trova in Paesi di frontiera, emergenti o in via di sviluppo. È evidente che l’installazione di un’infrastruttura nuova ed economicamente vantaggiosa in un mercato di frontiera ha un impatto sociale maggiore, in termini relativi, rispetto all’aggiornamento di un’infrastruttura esistente nel mondo sviluppato.
Definiamo gli obiettivi ambientali in conformità con i sei obiettivi ambientali della tassonomia europea per le attività sostenibili:
Definiamo gli obiettivi sociali in conformità con il più recente rapporto (bozza)1 della Tassonomia per le attività sociali dell’UE, pubblicato nel febbraio 2022. Precisiamo però che il rapporto finale è attualmente posticipato a data da destinarsi.
Tra gli obiettivi sociali sopra menzionati, i punti 2 e 3 sono i più rilevanti per i progetti infrastrutturali.
Inoltre, consideriamo il ruolo delle infrastrutture nel sostenere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite. Dei 17 OSS, sei hanno collegamenti rilevanti con lo sviluppo delle infrastrutture, vale a dire:
Per distinguere un’esposizione infrastrutturale “sostenibile” da una più ampia e tradizionale, i settori tradizionali delle infrastrutture vanno valutati per il loro contributo relativo allo sviluppo sostenibile delle infrastrutture, vale a dire per il loro contributo relativo agli obiettivi economici, ambientali e sociali nelle regioni in cui è localizzata l’infrastruttura (ossia, rispettivamente, mercati sviluppati, emergenti o di frontiera). Il risultato è che a ciascun settore infrastrutturale tradizionale può essere assegnato un livello di contributo allo sviluppo infrastrutturale sostenibile, che è minimo, moderato, significativo o elevato, e che varia a seconda della geografia. Come conseguenza, ad eccezione delle infrastrutture per i combustibili fossili, si può prevedere che tutti i rimanenti settori delle infrastrutture contribuiranno, in misura diversa, allo sviluppo sostenibile delle infrastrutture e dunque avranno un impatto netto positivo sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e sugli obiettivi ambientali e sociali della tassonomia dell’UE.
Abbiamo identificato e classificato, nonché assegnato un punteggio e valutato quattro categorie e 12 settori di infrastrutture, che sono presentati nella sezione seguente.
Il tema di investimento “Infrastrutture sostenibili” punta a bilanciare gli aspetti economici, sociali e ambientali dello sviluppo delle infrastrutture.
Per raggiungere questo obiettivo, i progetti infrastrutturali vengono classificati in quattro categorie e 12 settori corrispondenti sulla base delle funzionalità e dei benefici che offrono alla società.
Questo articolo è stato prodotto da Sustainable Market Strategies. Rize ETF Ltd non rilascia alcuna dichiarazione o garanzia di alcun tipo, espressa o implicita, circa la completezza, l’accuratezza, l’affidabilità o l’idoneità delle informazioni contenute in questo articolo.
European Commission, “Final Report on Social Taxonomy”, February 2022. Available at: https://commission.europa.eu/system/files/2022-03/280222-sustainable-finance-platform-finance-report-social-taxonomy.pdf
Congressional Budget Office 2019, American Society of Civil Engineers and the National Conference of State Legislatures 2019.
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