Circular Economy Enablers
In contesti macroeconomici difficili, le aziende spesso cercano di scaricare gli asset sottoutilizzati. Di questo hanno beneficiato società come Ashtead Group, un attore chiave nell’abilitazione dell’economia circolare. Sotto il marchio “Sunbelt Rentals” negli Stati Uniti, Ashtead, società quotata in borsa a Londra, noleggia una serie di prodotti tra cui attrezzature per l’edilizia, generatori di energia e vari tipi di utensili e macchinari per progetti industriali, edilizi e di miglioramento della casa. Tra la sua clientela c’è anche Hollywood, dove noleggia attrezzature per la produzione cinematografica. Il suo modello commerciale privilegia il noleggio delle attrezzature per risparmiare risorse e ridurre al minimo l’impatto ambientale della produzione e dello smaltimento. Le acquisizioni strategiche e l’espansione dell’azienda, tra cui l’iniziativa Sunbelt 3.0 per l’aggiunta di nuove sedi in Nord America, l’hanno posizionata come seconda azienda di noleggio di attrezzature nella regione.
La crescita finanziaria di Ashtead, con un notevole CAGR dei ricavi del 16,25% tra il 2013 e il 2023, sottolinea la sua efficace scalabilità e redditività.
Il suo successo esemplifica lo slancio degli operatori dell’economia circolare, che beneficiano dell’aumento dei consumatori consapevoli e della preferenza per le opzioni di noleggio o di seconda mano, in un contesto di modelli aziendali e operazioni a basso consumo di capitale.1
Environmental Impact
Nel 2023, il mondo ha assistito ad alcuni progressi nella lotta contro il cambiamento climatico, grazie soprattutto alla crescita delle tecnologie pulite. Secondo un nuovo rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, le emissioni globali di CO2 derivanti dal settore energetico sono aumentate solo dell’1,1%, un incremento minore rispetto all’anno precedente, grazie anche al ruolo crescente delle rinnovabili. L’aumento è stato limitato a 410 milioni di tonnellate, per un totale di 37,4 miliardi di tonnellate. Nonostante le difficoltà, come le eccezionali siccità che hanno impattato sull’energia idroelettrica e che hanno portato a un maggiore utilizzo di combustibili fossili, l’espansione dell’energia solare, eolica, nucleare e dei veicoli elettrici è stata fondamentale. Senza queste tecnologie pulite, le emissioni sarebbero potute triplicare negli ultimi cinque anni. Le economie avanzate hanno registrato un calo record delle emissioni, scendendo ai minimi di 50 anni, grazie alle energie rinnovabili, al passaggio dal carbone al gas, a una maggiore efficienza energetica e alla riduzione della produzione industriale. I risultati dell’IEA evidenziano la resilienza della transizione energetica pulita in mezzo alle crisi globali, sottolineando la necessità di maggiori investimenti, soprattutto nelle economie in via di sviluppo, per sostenere questa tendenza positiva. Sebbene la diffusione dell’energia pulita si sia concentrata nelle economie avanzate e in Cina, il rapporto chiede una cooperazione globale e un sostegno politico per garantire una transizione equa.2